VERSILIA “È naturale per un orso ballare o per un elefante mantenere il proprio peso sulle zampe posteriori? Oppure per tigri e leoni saltare attraverso un cerchio infuocato? La risposta è fin troppo evidente: no. Ma questo sembra non essere compreso da molti circensi che continuano ad obbligare gli animali a svolgere questi esercizi, esercizi insegnati attraverso un uso sistematico della violenza.” Lo scrive in una nota l’associazione animalista e ambientalista Spazio Vitale.
“Numerose sono infatti le testimonianze in cui si mostra come gli animali vengono frustati, bastonati, torturati tramite bastoni elettreificati, presi a calci e pugni finché non eseguono il movimento voluto; e nei momenti in cui non sono obbligati a subire questi “addestramenti”, sono costretti a vivere in gabbie anguste, assolutamente non adatte alle relative esigenze etologiche, a volte incatenati, senza riparo alcuno dal caldo o dal freddo. Questo è semplicemente inaccettabile.
“Per questo, come associazione Spazio Vitale, siamo intenzionati ad organizzare una conferenza di sensibilizzazione sull’argomento, che si concluderà con la redazione di un documento da presentare agli organi competenti al fine di approvare un’ordinanza restrittiva contro l’attendamento sul suolo provinciale dei circhi che perpetuano violenze sugli animali.
“Vogliamo concludere lanciando un appello: chiunque fosse interessato a contribuire a questo progetto, sia come associazione che come privato cittadino, può mettersi in contatto con noi o tramite la nostra pagina Facebook o tramite la nostra mail “[email protected]”.
“Gli animali selvatici sono nati per vivere liberi, non hanno commesso crimine alcuno che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento e la loro umiliazione durante gli spettacoli; alcuni circhi hanno già scelto di non utilizzare gli animali nei propri spettacoli, valorizzando la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi e contorsionisti. Questi sono i circhi che noi vogliamo.”
